Ti sbagli. Il tema esiste ancora, con le stesse tracce interessanti, complesse e a volte sì, anche tanto stupide, esattamente come un tempo...
Anche se sto finendo l'università quindi sono un po' di annetti che non scrivo temi ma tesine, il tema c'era e c'è ancora.
Siamo "noi" giovani (ovviamente non tutti sennò qualcuno si offende :-) ) che non sappiamo più scriverli.
Mi ricordo che tra i saggi e i temi all'inizio ho sempre preferito i temi. Dalle medie proprio...Soprattuto i temi descrittivi, nei quali scrivevo pagine e pagine, e ti dirò, avevo il problema contrario a quello che si ha ora: le colonne le finivo sempre e dovevo faticare per non usare un altro foglio protocollo. (Si nota eh? :-) )
Andando avanti, un professore (che io ho adorato) di lettere e filosofia, ci fece concentrare invece sui saggi, diceva che noi giovani dobbiamo imparare ad organizzare i pensieri, e soprattutto ad argomentare le nostre idee e sintetizzarle nell'esposizione. E' vero...
Io che scrivevo temi che erano poemi praticamente, scrivere un saggio argomentativo, stile tesi, usando quindi un linguaggio "giornalistico", all'inizio mi metteva molto in difficoltà... Poi invece divennero i miei preferiti.
Per farti capire il problema, ti espongo l'aneddoto di una ragazza della mia casse che chiese al professore: "io vorrei dire questo, questo e questo, come lo dico?" e il prof le rispose: "bè... così come l'hai detto?" Sembrava tanto arcano. :-)
Noi siamo la generazione degli sms, dei "telegrammi".
Molti giovani non sanno nemmeno scrivere un curriculum... ma non è perché a scuola i temi non esistono più.
Ma perché non si insegna più ad argomentare.
Non si insegna più a parlare.
Non si insegna più nemmeno a ragionare... e noi pensiamo di non averne più bisogno.
Oramai siamo la generazione che vuole tutto e subito, capisci, comunicare è una perdita di tempo. Comunicare serve solo ad inculcare il pensiero che GLI ALTRI vogliono che tu abbia. Con la pubblicità, e tutte quelle cose che ci lavano il cervello. Letteralmente.
Questo è un problema grave. Non sono stupidaggini.
Se si continua così arriveremo a non pensare più.
Ma non credere...ogni generazione aveva "la sua".
Sta a chi è venuto prima di noi insegnarci ciò che ha imparato, anche dagli errori.
A noi sta la volontà di imparare... e poi trasmettere a nostra volta.